[Anteprima] Front Mission Evolved

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  1. Legend.
     
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    Dalla sua prima uscita nel febbraio 1995, la saga di Front Mission è stata caratterizzata principalmente dal suo sistema di battaglia strategico, simile a quanto apprezzato in titoli come Final Fantasy Tactics o Disgaea, nonchè dalla sua ambientazione tecno-futuristica. Nella realtà alternativa del titolo, giganteschi robot conosciuti come Wanzer (di derivazione dal tedesco Panzer, i mezzi corazzati della 2°Guerra Mondiale) si scontrano tra loro controllati da varie fazioni, in una serie di lotte scaturite da tensioni militari e politiche. Accanto ai cinque capitoli principali, l’ultimo uscito per PS2 solo su suolo nipponico alla fine del 2005, si sono viste derivazioni nelle meccaniche ludiche in diversi spin-off, come il vecchio Gun Hazard per SuperFamicom, un divertente Platform (per chi fosse interessato, è disponibile per Virtual Console Cybernator, gioco simile realizzato dagli stessi autori), o l’episodio conosciuto come Front Mission Alternative, che metteva nelle mani degli appassionati un buon strategico in tempo reale.
    Guardando i trailer di Evolved, capitolo invece appartenente alla saga principale, ci si trova di fronte ad un altro stravolgimento delle dinamiche storiche della serie. Il prodotto sembra votato all’azione, e risulta simile a giochi come Armored Core, con il sospetto che la stessa Square-Enix abbia l’intenzione di allargare il numero di possibili utenti, tentando una sorta di “riavvio” della saga per incontrare i gusti dei giocatori occidentali (da sempre bacino di pubblico difficile per un genere come quello degli strategici).

    Aggiornamento TGS
    Utilizziamo lo spazio di questa anteprima per aggiungere in extremis le impressioni derivate dalla demo messa a disposizione all’interno della fiera nipponica: confermiamo definitivamente il passaggio da strategico puro a sparatutto in terza persona. Il gioco, presente sullo showfloor sia per Ps3 che per Xbox360, permetteva di scegliere alcune “classi” per il proprio mezzo, e ci vedeva accompagnati da un altro Wanzer controllato dalla cpu all’interno di un’ambientazione industriale. Alcune caratteristiche emerse dal gameplay sono il classico comando utile per “scattare” qualche metro, indispensabile se si vuole evitare attacchi o fuggire da situazioni particolarmente concitate, e la funzione, dopo aver riempito un’apposita barra, di rallentare il tempo (qualcuno ha detto bullet-time?) per poter infliggere in piena tranquillità ulteriori danni ai propri nemici.
    Si è constatato come durante i combattimenti tra Wanzer l’ambiente circostante sia soggetto in parte ai danni causati dalle armi (a meno che non si tratti di zone “sensibili” prestabilite presenti solo in questa demo) . E' anche data la possibilità di “smontare” dal proprio robottone e combattere a piedi, un po’ come succedeva in Lost Planet, anche se a differenza del titolo Capcom si presume che la maggior parte del tempo in Evolved lo si passi sul proprio Mech.
    Interessante la possibilità di mirare a diverse zone dei mech avversari , come gambe o braccia, che dona un poco di strategia aggiuntiva ai vari scontri, e la generale semplicità nei comandi riscontrata. Non convince del tutto la sezione senza mech, con il personaggio privato della possibilità di saltare (?) e senza alcuna opzione che la renda in qualche maniera diversa dalle fasi a bordo. Questa appare insomma una copia debole e poco incisiva della sezioni sui mezzi. Speriamo solo sia dovuto ad una ancora grezza versione del gioco. Confermata la prevedibile opzione per personalizzare il proprio robot, limitata in questa prova a pochi pezzi di scelta, ma che nel prodotto finito permetterà una grande libertà. Chiudiamo constatando come la realizzazione tecnica risulti buona, con i robot ben caratterizzati in un solido frame-rate, vasti scenari e buoni effetti di luce, con esplosioni spettacolari che riempiono lo schermo. Le discrete impressioni generali dell’anteprima sembrano in parte confermate da questa prima prova su strada.
    Informazioni generali
    Del gioco sono disponibili poche informazioni: pare essere ambientato nel 2171 (cronologicamente 50 anni dopo Scars of the War, il quinto episodio), e vede l’umanità intenta ad espandersi nello spazio, divenuto un groviglio di basi militari e montacarichi orbitanti, per opera delle diverse fazioni terrestri coinvolte (confermato il ritorno della U.S.N. e della O.C.U., aggregazioni politiche già presenti nelle passate edizioni).
    Il ruolo del protagonista è riservato a un certo Dylan Ramsey, giovane di 23 anni da poco assunto in una grande azienda produttrice di armi, che a seguito di un attacco ai danni della città di New York, temendo per la vita del padre, noto ricercatore, sale a bordo di un prototipo Wanzer (i robot di cui si accennava all’inizio) e si vede coinvolto nel conflitto. Attraverso il sito ufficiale, la casa giapponese ha rilasciato informazioni anche su altri comprimari, che molto probabilmente copriranno ruoli importanti all’interno del gioco, come la bella Adela Sewell, pilota 24enne dell’esercito, senza famiglia e sprovvista di parte dei ricordi per causa di un incidente, od il Generale Godwin Maudslay, leggenda vivente ormai in congedo, amico del padre del nostro Dylan, intenzionato ad aiutarlo nel corso dell’avventura. Non si escludono possibili tradimenti ne svariate diramazioni per quanto concerne lo sviluppo della storia, considerando che ogni episodio della saga ha sempre vantato una buona trama, ricca di cambi di rotta improvvisi nelle fila dei numerosi personaggi.

    Prendendo in esame il materiale fino ad ora presentato, registriamo la consueta qualità delle produzioni aventi lo stemma Square-Enix, da sempre marchio di fiducia per gli amanti delle regie “hollywoodiane”. Viene da pensare che la direzione intrapresa dal precedente capitolo, che contava una maggior presenza di filmati in computer grafica per accentuare i momenti salienti della trama, sia ripresa anche da Double Helix, il nuovo team di sviluppo incaricato da Square-Enix per la creazione di questo episodio, recentemente visti al timone di Silent Hill: Homecoming (il gruppo vanta tra le sue file ex dipendenti della Shiny Entertainment di David Perry, il papà di Earthworm Jim). Discorso un po’ diverso se si cerca di analizzare quello che sarà il motore “reale” del titolo, per il momento troppo esiguo il materiale da cui trarre considerazioni, ma non scordiamoci che la data di uscita, in concomitanza mondiale (evento più unico che raro per quanto riguarda le produzioni S-E), ed indicata ancora come TBA (da annunciare), ci lascia sperare che i tempi per produrre un buon capitolo anche dal punto di vista tecnico siano presenti.
    Scorrendo la lista delle informazioni disponibili sul gioco, benché senza conferme ufficiali, sembra probabile l’inserimento di una sezione online, data anche la presenza delle icone di X-Box Live e del Playstation Network all’interno del sito ufficiale. Francamente la possibilità di scontri attorno al globo tra giocatori non pare così remota, vista la direzione più action, e potrebbe persino rappresentare la classica ciliegina sulla torta in grado di rendere obbligato l’acquisto del prodotto.

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